Santa Cecilia ed il Natale, un binomio indissolubile

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Santa Cecilia ed il Natale, un binomio indissolubile

La tradizione del Gruppo Corale Santa Cecilia di Fabriano di concludere annualmente la sua attività con il Concerto di Natale è alquanto consolidata, essendo questo appuntamento presente stabilmente sin da pochi anni dalla fondazione da parte dell’ indimenticabile Don Ugo Carletti nel 1953.

Attraverso la lunga attività del Coro Santa Cecilia lo stesso Concerto di Natale, nel rispetto della tradizione legata all’ esecuzione a più voci delle più famose e popolari melodie legate all’attesa festività, ha avuto il proprio sviluppo, introducendo nel 1999 la freschissima formazione dei bambini delle Verdi Note fondata da Maria Grazia Trontino ed attualmente diretta da Milly Balzano.

Parallelamente il direttore del Santa Cecilia M° Marcello Marini ha dato il proprio valido e personale contributo allo sviluppo del repertorio legato alla Nascita di Gesù (ricordiamo ad esempio l’ esecuzione del Te Deum del contemporaneo Carlo Pedini) e si è avvalso della collaborazione di prestigiosi gruppi strumentali da camera e sinfonici (I Solisti di Perugia, Collegium Tiberinum, Orchestra del Conservatorio di Perugia, Orchestra Filarmonica Marchigiana) più alcuni cantanti solisti.

Lo scorso 22 dicembre nella Cattedrale di S.Venanzio di fronte ad un numerosissimo pubblico che gremiva le navate, il Concerto di Natale del Gruppo Corale S.Cecilia era praticamente suddiviso in due sezioni, la prima eseguita dalle Verdi Note con la collaborazione del M° Sara Zampetti al piano, con canti di diverse aree ed espressioni, dal classico Bianco Natale a Jingle Bells rock a temi di films come Uno sguardo dal cielo ed altri, arrangiati dal M° Marco Balzano, eseguiti con semplicità e naturalezza dai piccoli cantori, anche con parti soliste.

La seconda parte, con la direzione del M° Marini, prevedeva inizialmente l’ unione dei due gruppi, con la partecipazione dell’ eccellente ensemble strumentale Collegium Tiberinum, all’organo il M° Sauro Argalia. Così il concerto proseguiva con il Laudate Pueri di Carlo Pedini, con la sua forma musicale aperta e un melos che mediante legami armonici inconsueti giunge alle altezze celesti dell’ Assoluto.

Dopo questo apprezzatissimo intermezzo la principale formazione del Santa Cecilia con lo stesso organico strumentale ci ha proiettato nella sfera solenne e allo stesso tempo mistica e severa della musica di J.S.Bach, proponendo tra l’altro tre corali dalla Cantata BWV 140 scritta dal genio di Eisenach per il periodo dell’ Anno Liturgico che introduce l’Avvento: Svegliatevi, una voce vi chiama.

A seguire l’Agnus Dei dalla monumentale Messa in si minore, con la splendida voce contralto di Beatrice Mezzanotte, alla quale auguriamo un’ ottima carriera, e le premesse ci sono tutte, visto che è stata ammessa, dopo un brillante diploma, a frequentare i corsi di Alto Perfezionamento a Roma sotto la prestigiosa guida di Renata Scotto.

Il Gruppo Corale Santa Cecilia dal canto suo ha dimostrato con questa esecuzione bachiana di aver raggiunto una propria coscienza interpretativa, chiarezza nelle linee tematiche e nell’ amalgama vocale, in sintonia con la condotta stilistica perfettamente coerente dell’ orchestra da camera Collegium Tiberinum.

E in più una capacità di trasmettere al pubblico un sentimento di serena meditazione, culminante con un’ esaltante partecipazione emotiva negli episodi propriamente polifonici. Ed è stata una rivelazione, un profondo piacere per chi ha ascoltato, quella gioia interiore che solo la musica di Bach può dare.

La corale ha concluso il lungo ma scorrevole programma del Concerto di Natale con altri canti tradizionali arrangiati dal M° Giorgio Spacca (citiamo O Santissima della tradizione siciliana, Quando nascette Ninno di quella napoletana), oltre ad un caposaldo del barocco francese, Marc Antoine Charpentier con il Preludio e il Finale dal suo Te Deum. Non si poteva certo terminare con un bis a grande richiesta, ed è stato eseguito Adeste Fideles, la cui festosa, gloriosa atmosfera sembrava dare idealmente ancora più luce al bel presepio situato a metà delle navate della Cattedrale richiamando i fedeli attorno ad esso: Nasce per noi Cristo Salvatore: venite, adoriamo il Signore.

Termina così tra calorosi applausi il concerto di Natale, non senza uno speciale ringraziamento ed augurio da parte di S.E. Mons. Giancarlo Vecerrica, Vescovo della

Diocesi di Fabriano e Matelica. Un plauso particolare al direttore M° Marini, inoltre un sentito grazie a Don Aldo Mei, ad Oreste Aniello che ha presentato la serata e ad Airforce, promotore e sponsor.

Le offerte di beneficienza raccolte durante la serata sono state devolute alla Caritas di Fabriano.

CSC

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