Alleluja! I Santi ci sono, i Miracoli avvengono, a Betlemme gli Angeli cantano ancora
Mi sono recato, pellegrino, in Terra Santa alla scoperta dei luoghi dove è vissuto il “Maestro di vita”; tra Galilea e Giudea, insieme ai componenti del “Coro Santa Cecilia” e ad un folto gruppo di conoscenti ed amici, ho ripercorso i passi del “Verbum caro factum est” con il desiderio di dare maggior pregio a quelle radici cristiane nate – come per tutti avveniva una volta – da una educazione religiosa formata all’interno della famiglia. Ho vissuto una settimana indimenticabile, unica: in Terra Santa le pagine del Vangelo si toccano con mano e diventano realtà, Coloro che amano l’uomo e le sue esigenze fino allo sfinimento si incontrano davvero, politica che divide, posti di blocco, mitra in evidenza, perquisizioni ed ostacoli di ogni genere non contano.
Scuola elementare di Gerico
A Gerico c’è una scuola elementare dove, tutti i giorni, povere sorelle “Francescane Missionarie del Sacro Cuore” insegnano e seguono oltre 700 bambini, offrono un servizio di carità disinteressato, nascosto al mondo, senza pretesa o attesa di ricevere compiacimento o gratitudine.
Il nostro gruppo ha lasciato vestiti per bambini ed offerte in denaro nelle mani della Superiora (già Santa ora) suor Giovanna (se non ho capito male). Ci hanno commosso tanto le sue parole di saluto e gratitudine quanto l’urgenza di tornare a lavorare nella vigna assegnatale dal Maestro (“i bambini aspettano”)…
Una sola goccia d’acqua che riusciremo a far cadere nella scuola della zona desertica di Gerico sarà sostegno al sacrificio immenso di chi insegue regole e santità di frate Francesco.
Istituto “Effetà” di Betlemme
“Angeli”, solo così, dice “E.G.”, possono definirsi i bambini che frequentano la scuola “Effetà” di Betlemme, comunità composta da 7 suore, 4 italiane e 3 arabe: questo Istituto sorge proprio all’incrocio della strada per Hebron ed è retto dalle Suore Dorotee Figlie del Sacro Cuore.
E’ una scuola speciale che si occupa della riabilitazione di bambini sordomuti palestinesi; sono 140 coloro che frequentano ed hanno un’età compresa dagli 1 ai 16 anni, “tutta la fascia dell’età evolutiva” ha spiegato suor Piera – specializzata in logopedia all’Università di Padova – che è responsabile dell’Istituto da oltre 10 anni.
I bambini presenti attualmente, ha continuato la suora, provengono solo da paesi della Palestina del sud poiché gli altri non possono attraversare il muro di divisione. La rieducazione investe tutta la famiglia affinché capisca ed impari come trattare il proprio bambino da 1 a 3 anni utilizzando il metodo dell’educazione orale; non è proibito che il bambino comunichi spontaneamente con i gesti, tuttavia l’insegnante prova ad utilizzare il linguaggio orale spingendolo a parlare.
Questa è una tecnica lunga e difficile ma i risultati sono sicuramente migliori; la permanenza media di un bambino nell’Istituto è di13-14 anni e l’obiettivo è quello che riesca a comunicare e comprendere per potersi iscrivere ad una scuola normale.
Una ventina di bambini che provengono dalla zona di Gerico, distante circa 70 km., rientrano in famiglia solo a fine settimana; nella scuola non ci sono crocifissi ma solo immagini della Madonna con il Bambino, si rispetta il Ramadan, i loro riti ed i loro orari .
“Il nostro è un ambiente aperto, dove vengono affrontati molti temi, come ad esempio il rapporto uomo-donna che è all’origine di molte situazioni sociali, incomprensibili per noi occidentali ed il lavoro di sostegno viene prestato anche alle mamme non aiutate dai mariti nel compito genitoriale” ha affermato suor Piera che si occupa costantemente anche della formazione dei docenti locali che sono circa una trentina. Abbiamo lasciato a suor Piera un enorme “grazie” oltre ai medicinali utili agli “Angeli di Betlemme”.
Sarebbero indispensabili altri aiuti, medicinali, carta per fotocopie e da disegno; 300 euro rappresentano il costo annuo per riabilitare ogni bambino.
Scuola musicale “Magnificat” di Gerusalemme
L’Istituto “MAGNIFICAT” di Gerusalemme, scuola di musica sorta nel 1995 per decisione della Custodia Francescana di Terra Santa, rappresenta un esempio mirabile di pacifica convivenza: è aperto ad insegnanti, studenti, personale ausiliare e fruitori musicali senza discriminazione di lingua, paese, razza o religione.
Molte le difficoltà iniziali per insegnare musica in un Paese dove esistono solo canti popolari e comunque gli insegnanti ebrei non hanno guardato alla bandiera degli allievi anche se palestinesi ed ora, con ottimi risultati, gli allievi al pianoforte suonano Chopin, Debussy e Beethoven.; un vero miracolo della pace.
Denso di significati fino all’emozione il canto d’assieme elevato nella Cattedrale della Natività dal “Magnificat” e dalla nostra corale “Santa Cecilia”.
La scuola, diretta da padre Armando Pierucci, francescano nato e vissuto nel territorio marchigiano, già professore al Conservatorio di Pesaro, conta circa 200 allievi Israeliani, Palestinesi, Armeni e di religione Ebraica, Cristiana o Musulmana; è luogo di orientamento e di preparazione professionale di alta qualificazione dove si insegna pianoforte, violino, viola e violoncello, organo, canto, chitarra, composizione, flauto, percussioni, musica corale, solfeggio e storia della musica.
Diversi allievi sono stati vincitori nei diversi concorsi ai quali hanno partecipato e, soprattutto, si sono appassionati allo studio tanto che trascinano gli altri a prendere la musica con molta serietà. Purtroppo il costante aumento degli allievi prevede costi troppo elevati per padre Armando (circa 18 insegnanti a 20/30 euro a lezione) il quale non riesce a dire ai ragazzi (palestinesi, ebrei o armeni) che tanti insegnanti costano troppo ed occorre dimezzare la spesa.
Si rende necessario, anche a livello regionale, pensare ad un progetto a sostegno del “miracolo” Istituto Magnificat – Scuola di musica di Gerusalemme.
Da Fabriano a Gerusalemme
Da tanto tempo e per quanto sarà possibile (è molto anziano), padre S. Giachini, francescano fabrianese, rappresenta la nostra città a Gerusalemme; è nato nella frazione San Michele oltre 90 anni or sono ed ancora dona impegno, pace e bene. Ritiene di non avere più parenti, non ricorda la data dell’ultimo ritorno a casa che forse non esiste più e vuole attendere “ nostra sorella morte corporale” nella Terra dove il Messia è nato. Grazie. .
Per contattare, esprimere solidarietà o inviare aiuti è sufficiente rivolgersi al rev. mons. Aldo Mei, Parroco della Cattedrale di San Venanzio – Fabriano.
In Terra Santa, territorio pascolivo di infima qualità, arido e sassoso, dove Gesù è nato tra pastori e briganti ed è morto tra ladroni, si ritrova uno spirito di fede, pace e speranza unico al mondo ed in tanti, silenziosi ma forti di questi valori, siamo scesi nella valle dell’Hebron pensando a quella del Giano, teatro di problemi gravi che si rincorrono ovunque.
Governatori Venanzio