LA “CAPPELLA SISTINA” A FABRIANO

Home / Rassegna stampa / Articoli dal 2001 al 2014 / LA “CAPPELLA SISTINA” A FABRIANO

LA “CAPPELLA SISTINA” A FABRIANO

Se si parla della “Cappella Sistina” ci vengono subito in mente le drammatiche immagini del Giudizio Universale di Michelangelo e il Coro che accompagna le celebrazioni del Papa nella Basilica e nella Piazza di S. Pietro.

Entrambe le realtà sono quindi sinonimo della bellezza che da sempre la fede cristiana ha ispirato per portare l’uomo, anche attraverso questa via, all’incontro con il Signore Risorto.

Soprattutto nel momento della celebrazione liturgica: nel contesto celebrativo l’arte e la musica acquisiscono un significato nuovo e diverso. Non sono più solo mezzi per sollecitare il gusto estetico di chi guarda o ascolta, ma diventano anche loro segni liturgici che guidano il fedele alla partecipazione al mistero pasquale di Cristo che si celebra.

La costituzione liturgica “Sacrosanctum Concilium” al n°112 afferma: “La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d’inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne”.

Per questo diceva Paolo VI: “La Chiesa ha bisogno, si sa, di Santi, ma ha bisogno anche di Artisti, di bravi e buoni Artisti: gli uni e gli altri, Santi ed Artisti, sono testimoni dello Spirito vivente di Cristo”.

Era da qualche anno che il Gruppo Corale S. Cecilia aveva in animo di organizzare questo evento che sarebbe rimasto negli annali della storia cittadina. Finalmente eccoci alla sua realizzazione.

Avere il Coro della “Cappella Sistina” per celebrare il 280° anniversario della elevazione di Fabriano a Città e Diocesi è veramente un grande privilegio.

È il Coro del Papa: tutti abbiamo seguito, almeno qualche volta, le dirette televisive che nelle grandi solennità trasmettono da S. Pietro le celebrazioni papali e siamo stati presi dal canto che le accompagna. Le voci argentine dei Pueri Cantores, unite a quelle scure degli adulti, formano un amalgama quanto mai suggestivo e coinvolgente.

Ascoltare la Cappella Sistina nella nostra Cattedrale sarà quasi come collegarci con quelle celebrazioni e quindi sentire ancora più profondamente la nostra comunione con il Successore di Pietro, il Papa Benedetto XVI.

Ma oltre a questo è l’interprete più antico e autorevole del canto liturgico della Chiesa.

La Cappella Sistina è, infatti, l’erede della Schola Cantorum Romana riordinata poco dopo il 590 dal Papa Gregorio Magno.

Ha avuto un ruolo determinante con i suoi grandi maestri del ‘500 (tra cui Giovanni Pierluigi da Palestrina) per dare alla polifonia quel carattere sacro, che l’ha fatta diventare, insieme al canto gregoriano, la forma musicale preferita nella liturgia.

Questa grande esperienza è continuata e si è ravvivata nel corso dei secoli ad opera anche degli ultimi Direttori: Lorenzo Perosi (che ha soggiornato a Fabriano per diverso tempo), Domenico Bartolucci e l’attuale Mons. Giuseppe Liberto.

Da un punto di vista semplicemente storico la Cappella Sistina è l’istituzione musicale più antica del mondo: nessun’altra realtà può vantare 1.500 anni di vita.

Tutti questi elementi concorrono a fare del Concerto, che la Cappella Musicale Pontificia eseguirà in Cattedrale il 24 giugno a conclusione della Festa di S. Giovanni Battista, un evento che potremmo definire “storico” per la sua unicità e per la sua valenza artistica.

Per questo ci sentiamo di ringraziare, anche a nome della Città, la Segreteria di Stato del Vaticano per aver concesso alla Cappella Sistina di esibirsi a Fabriano e tutti coloro che hanno reso possibile l’effettuazione del Concerto.

Don Alfredo Zuccatosta

Start typing and press Enter to search