La Corale Santa Cecilia apre la stagione sinfonica di Fabriano con Il ” Requiem ” di Mozart
Venerdì 1 dicembre si è aperta la stagione sinfonica “I Concerti del Gentile” 2006/2007, con un concerto particolarmente gradito al pubblico fabrianese: il Requiem di Mozart. Particolarmente gradito perchè ha visto la presenza della corale “Santa Cecilia”, coadiuvata per l’occasione dalla Corale “Marietta Alboni” di Città di Castello, magistralmente preparati da Marcello Marini, e per la performance, come voce solista, del basso fabrianese Ezio Maria Tisi. Sotto l’ esperta guida del M° Giuliano Silveri, ha partecipato l’Orchestra Sinfonica di Perugia e dell’Umbria. Per l’occasione il teatro Gentile ha visto il tutto esaurito da parte di un pubblico che si è dimostrato molto soddisfatto del concerto, tributando una giusta messe di applausi per solisti, coro e orchestra. Il Requiem di Mozart è una delle opere di carattere sacro più conosciuta; un’opera che richiede una grande preparazione sia tecnica che espressiva, perchè risulti nella sua eccezionale bellezza. Non si tratta di dimostrare le proprie capacità virtuosistiche vocali, nè del coro, nè dei solisti, ma di compenetrare lo spirito dell’opera stessa, la visione intimistica, il mistero della fede, tutti elementi che hanno dettato queste sublimi note al compositore stesso. Si tratta di un lavoro di preparazione che deve essere teso al raggiungimento di una stretta simbiosi tra coro e orchestra, tra voci e strumenti, quello stretto legame che abbiamo tutti riscontrato nel concerto di venerdì scorso. Ottima l’esecuzione della prima parte (quella per intenderci comprendente l’introito e l’intera sequenza, ovvero la parte scritta realmente da Mozart). Voci sicure e nitide con alcuni picchi di vero coinvolgimento come la splendida esecuzione del “Voca me”, da parte delle sezioni femminili, un’esecuzione che ha, a mio giudizio, centrato ciò che Mozart voleva realmente: la disperata e, al tempo stesso fiduciosa, speranza dell’uomo di fronte al Supremo nel momento del Giudizio finale. Un plauso particolare all’orchestra che ha svolto il suo ruolo con grande professionalità e partecipazione; ma questa non è una sorpresa, conoscendo le doti dei musicisti e, soprattutto, quelle del loro direttore. In definitiva un concerto che, come dicevo, ha soddisfatto molto il numeroso pubblico presente, che ha richiamato più volte sul palco direttore, maestro del coro e solisti. Un ultima considerazione per il graditissimo ritorno di Ezio Maria Tisi sul palcoscenico fabrianese. Fare complimenti ad un artista ormai affermato sul territorio nazionale ed internazionale, mi sembra addirittura superfluo. Il ringraziamento invece per lo splendida esecuzione è il minimo, insieme alla preghiera di avere ancora altre possibilità di poterlo ascoltare qui, in quella che è la sua città, e questo in barba al detto “nemo profeta in patria”.
Paolo Devito