La corale «S. Cecilia» compie 50 anni
FABRIANO — Cinquant’anni di storia non solo musicale, ma anche civile e sociale valgono bene sette mesi di festeggiamenti. Un’onda lunga quella delle celebrazioni della corale Santa Cecilia che si accinge ad onorare la ricorrenza del mezzo secolo con una serie infinita di manifestazioni. «Si comincia – spiegano il presidente attuale Elio Pale-co, il vice Olimpio Rossi e Quinto Balducci – con la mostra fotografica e di audiovisivi che dal primo al 14 giugno ripercorrerà la storia del gruppo. L’otto giugno è previsto il raduno degli ex coristi, in tutto quasi 500 quelli viventi che abbiamo rintracciato, il 15, invece, sarà la volta del concerto inserito nelle celebrazioni del Palio. Il 22 luglio riceveremo la visita di una corale dell’Estonia, mentre a settembre organizzeremo un raduno con otto corali amiche e chiuderemo il programma con il tradizionale appuntamento di Natale». Nella storica sede della Domus Mariae tanti volti noti della musica locale sono passati da quando nel 1953 don Ugo Cadetti decise di ideare e far crescere un gruppo dedito alla musica ecclesiale. Nel tempo, passando per i maestri Giorgio Spacca, Marco Agostinelli, Massimo Gualtieri e l’attuale Marcello Marini, ci si è via via «ampliati» verso la musica contemporanea con tante esperienze anche all’estro. «La più significativa – ricordano i rappresentanti del direttivo – è certamente la grande amicizia nata con la cittadina tedesca di Seckach. Un gemellaggio umanamente toccante, visto che subito dopo il terremoto, gli abitanti del posto hanno raccolto circa 15 mila euro per la ricostruzione a Fabriano». L’album dei ricordi è praticamente infinito, ma più che al passato si preferisce guardare a presente e futuro. «Oltre al gruppo principale attualmente composto da 37 persone – concludono con una punta di orgoglio i referenti della corale possiamo vantarci della presenza di un’altra realtà. Era un po’ il sogno del fondatore don Ugo e noi a distanza di qualche decennio siamo riusciti a realizzarlo, proponendo un drappello di voci bianche. Si chiama ‘Le verdi note’ il gruppo guidato da Andreina Zatti che propone una sessantina di elementi, tutti rigorosamente di scuole elementari e medie inferiori, già da diverso tempo impegnati nei concerti al pari del colleghi più grandi». a.d.m.