Musica, linguaggio universale

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Musica, linguaggio universale

“… ed alla tarda notte un canto che s’udìa per li sentieri lontanando VIVERE a poco a poco…”. Mi piace pensare che la Germania conosca il nostro marchigiano Leopardi, che spero mi possa perdonare per aver adattato a mio vantaggio un suo verso. Ma su questo credo che sarebbe d’accordo anche lui: la Musica è Vita. E mi piace pensare che gli abitanti delle città e dei paesini nei pressi della fiabesca Foresta Nera abbiano provato la nostra medesima emozione, quella che “stringea il core”, al cospetto della Musica: noi nel cantare, loro nell’ascoltare. E non è soltanto un pensiero, è un fatto reale: ricordo ogni viso sconosciuto, che mai rivedrò forse, sorridere e illuminarsi di umana fratellanza. Quella calorosa comunione che solo il linguaggio della Musica può regalare in quanto “linguaggio universale”, come quello dell’arte, che tocca ogni animo, varcando i particolarismi linguistici spesso portatori di equivoci e radicandosi senza mediazioni nei cuori di ciascuno. Ed è proprio quella scena di borgo così ben descritta da Leopardi che ho vissuto in questi cinque giorni a Stoccarda con il “mio” Coro. Nella suggestiva cornice natalizia tipica delle città tedesche di inizi dicembre, è stata sempre un’emozione riunirsi qua e là in capannelli improvvisati in qualche angolo cittadino o nelle piazze, o sui sagrati delle chiese, ed intonare canti natalizi, goliardici o popolari adeguati ogni volta alle occasioni. Il tutto come divertente contorno al concerto, solenne nell’esecuzione e sentito nell’interpretazione, di sabato 5 dicembre presso la Basilica di San Nicola a Stoccarda, a cui, domenica 6, si è aggiunta l’animazione della celebrazione liturgica nella chiesa di San Giorgio. Entrambi gli eventi si sono potuti realizzare grazie alla sinergia tra gli attivissimi organizzatori del nostro Consiglio corale e gli esponenti dell’Istituto italiano di Cultura in Germania a Stoccarda. Questi cinque giorni hanno avuto un duplice significato. Da un lato hanno rappresentato un preludio alla grande sinfonia del Concerto di Natale che il “Gruppo Corale Santa Cecilia” svolgerà nella Cattedrale di San Venanzio mercoledì 23 dicembre. Dall’altro lato, questa esperienza non ha fatto altro che consolidare una convinzione unanime già acquisita da tempo. Quando l’umana professionalità scaturisce da una profonda condivisione, il risultato è di sentirsi, più che in un semplice “gruppo”, in una vera, serena e stabile, famiglia.

 

Gioia Senesi

 

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