Cinquantanni per la corale S. Cecilia
LA BELLISSIMA Messa di Gloria di Giacomo Puccini ha chiuso i festeggiamenti per il 50° dalla fondazione della corale “Santa Cecilia” di Fabriano. Una scelta, quella della Messa di Puccini, inaspettata per una corale che ancora una volta ha dimostrato poliedricità artistico-musicale.
La Messa di Gloria risale al periodo di Lucca, ovvero agli esordi compositivi di Puccini, e fu proposta nel duomo della città toscana nel 1880 quando l’artista aveva appena 20 anni, riprendendo un Credo risalente a 2 anni prima. Questa è una Messa totalmente imperniata sul Gloria, appunto, secondo dei cinque movimenti che la compongono.
L’esecuzione della corale Santa Cecilia, coadiuvata per l’occasione dalla corale “Alboni” di Città di Castello è stata impeccabile, frutto di un lavoro di preparazione lungo e minuzioso, ben concertato dal M° Marcello Marini. Le voci sono risultate ben equilibrate e precisa l’esposizione e la proposta di parti che, proprio per la facilità di ascolto, hanno creato problemi anche a cori molto più blasonati del nostro.
Molto positiva è stata anche la concertazione con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta dall’ esperta bacchetta del M° Johannes Wildner, anche se per una volta, messo da parte il mio orgoglio di strumentista, bisogna riconoscere che il tutto è stato reso impeccabile dall’esecuzione vocale.
Un pensiero strettamente personale: bellissima l’esecuzione, ottimo l’ambiente (anche se il pubblico purtroppo non era molto numeroso e mai come in questa occasione gli assenti hanno avuto torto!) ma la ciliegina sulla torta è stato il preludio all’esecuzione della Messa, quando il presidente della corale, Elio Palego, ha ringraziato pubblicamente i componenti “storici” del coro, coloro ì quali lo hanno visto nascere e contribuito a farlo crescere.
Devo riconoscere che non solo gli occhi degli interessati erano lucidi, ma anche quelli di molti altri in sala.
Paolo De Vito