Concerto a sostegno delle missioni di padre Ugo De Censi
Domenica scorsa la chiesa di San Domenico di Città di Castello è stata palcoscenico di una importante iniziativa di solidarietà che ha visto coinvolte la banda musicale della Guardia di finanza, la corale Manetta Alboni e il Gruppo Corale Santa Cecilia di Fabriano. L’evento, organizzato da Amici dell’Operazione Mato Grosso con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della Guardia di finanza, è stato presentato da Massimo Zangarelli e ha visto tra gli ospiti anche mons. Ivo Baldi, vescovo della diocesi di Huari in Perù. L’iniziativa è stata promossa oltre che per la raccolta di fondi a sostegno delle missioni anche per sensibilizzare il pubblico presente sulla situazione dei popoli andini e sull’operato di padre Ugo De Censi, salesiano oggi novantenne, che da oltre 52 anni è presente sulla Sierra andina peruviana con una organizzazione di volontariato dalla connotazione profondamente educativa e concretamente attiva nell’impegno a favore dei poveri. Breve ma intenso il video messaggio di padre Ugo proiettato durante la serata sui maxischermi allestiti all’interno della chiesa. “Di Dio – dice il salesiano – non si può parlare se non con la vita”, una vita coerente, di servizio e condivisione, come la sua e come quella dei tanti volontari dell’Operazione Mato Grosso da lui fondata. Salvatore Scino, tra gli organizzatori del concerto, ha sottolineato che la banda della Guardia di finanza con la sua storica tradizione ha voluto in questo appuntamento omaggiare padre Ugo e il suo legame con tanti giovani, sacerdoti e famiglie tifernati che da anni sulle Ande continuano la sua opera. Le due corali, entrambe dirette dal maestro Marcello Marini, hanno eseguito alcuni canti della tradizione andina, tra cui la celebre Ave Maria do Morrò con la soprano solista Brunella Tacchini, mentre la banda della Guardia di finanza, diretta dal ten. col. Leonardo Laserra Ingrosso, ha suonato una selezione di brani dal proprio repertorio di compositori come Verdi, Piazzolla e Morricone.
Sabina Ronconi