Concerto del coro S. Cecilia – CRONISTORIA DI UN SUCCESSO

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Concerto del coro S. Cecilia – CRONISTORIA DI UN SUCCESSO

Sono le ore 20 di giovedì 21 luglio. Da un pulman, in sosta nei pressi della bella piazza principale di Sirolo, scendono quaranta persone circa, per lo più giovani. Si tratta del Gruppo Corale S.Cecilia di Fabriano, con in testa il Direttore Don Ugo Carletti, invitato a dare un concerto in questa amena località  balneare, dall’Azienda di Soggiorno e Turismo della Riviera del Conero. Altri cantori sono già  giunti con mezzi propri, chi da Senigallia, chi da Porto Recanati e altrove. Hanno lasciato i luoghi di villeggiatura, puntuali all’appuntamento, tanta è la passione. Il coro non è al completo, manca purtroppo una diecina di elementi, ma nessuno si scoraggia, ognuno ce la metterà  tutta e darà  il meglio di sè. Il gruppo si dirige verso la Chiesa di S. Nicolò dove avrà  luogo il concerto – per le prove. Non c’è nemmeno il tempo di bere qualcosa, di fare uno spuntino o quattro passi; nè di ammirare lo stupendo paesaggio che si gode dalla piazza, vero e proprio balcone che si affaccia alto sull’ampia distesa del mare. Sembra di essere sulla costa amalfitana o ligure, invece che sulla riviera del Conero, le cui bellezze naturali, grazie ad una buona politica turistica, sono state ben sfruttate, tanto da essere ormai apprezzate da mezza Europa. A Sirolo, come a Numana, Portonovo ecc. si respira infatti un’aria cosmopolita. Il concerto inizia alle 21,30. La Chiesa, abbastanza grande, è letteralmente gremita e tanta gente deve restare in piedi, nonostante le sedie supplementari. Numerosi gli stranieri, specie tedeschi. Il programma in due parti, è ricco e variato e va dai madrigali al folklore: quindici brani in tutt, alcuni dei quali nuovi ed interessanti, come l’Alleluia di Thompson, ” Ma se ghe penso” di Cappello e Margutti e “Preghiera notturna” di Kodaly. Il Coro fabrianese è già  noto da queste parti, perchè due anni or sono si è esibito a Numana. Non è il caso di soffermarsi su ciascun pezzo: Ciò che ci preme dire è che ogni esecuzione è stata accolta trionfalmente: applausi fragorosi e prolungati, continue richieste di bis, gente che non si stancava di acclamare il Direttore i Cantori, i solisti – Gaoni, Paolucci, Pesetti – tutti bravissimi. Un vero successo. Tre i bis concessi, uno dei quali ha piacevolmente sorpreso ed entusiasmato gli spettatori di lingua tedesca. E’ stato infatti eseguito, nella lingua tedesca, nella stesura originale, un corale di J.S. Bach: “Ver nur den lieben Gott lasst walten”. Oltre alle Autorità  locali, erano presenti l’Avv. Marcellini ed il sig. Anderlini, rispettivamente Presidente e Direttore dell’Azienda Soggiorno e Turismo Riviera del Conero, i quali hanno avuto sincere parole d’elogio per tutto il Coro, che da tempo sta mietendo ovunque allori e che costituisce un vanto per Fabriano e Le Marche. Al concerto ha assistito anche il Dott. Arrigo Gugliormella, noto musicologo, il quale si è vivamente congratulato per l’alto livello artistico raggiunto dai nostri. Cerchiamo Don Ugo per stringergli lamano. E’ circondato dalla folla. Non può ascoltarci, anche perchè sta nientemeno concedendo l’autografo a due belle signore, che hanno voluto acquistare il disco del Coro, una dall’accento spiccatamente lombardo e l’altra palermitana. Nord e sud s’abbracciano: l’arte non conosce confini. Sembra un divo. Sono le 22,30 quando il concerto finisce. Subito dopo i cantanti possono finalmente consumare la cena. Alle 2,30 di nuovo a casa, stanchi per la tensione e la fatica, ma con il cuore leggero e contento: domani sarebbero pronti ad affrontare di nuovo il pubblico più esigente. Ed è possibile che ciò avvenga presto: forse un nuovo impegnativo concerto li attende in Sardegna. I nostri bravi e cari cantori stanno proprio diventando celebri. Lo meritano.

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