La parola alla direttrice del coro Estone

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La parola alla direttrice del coro Estone

LA SIGNORA Ene Kangron direttore di coro e professore associato dell’Accademia Estone di musica ci ha gentilmente inviato questo breve scritto in Inglese sulla trasferta della Corale S. Cecilia in Estonia dal 15 al 21 luglio, ospite del Turnpu Male Choir di Tallinn, peraltro titolandolo così: «un coro italiano conquista il cuore degli Estoni». La prof. Kangron che insegna nel locale conservatorio è tra i massimi esponenti del canto corale in Estonia, conosciuta anche all’estero, e ottima conoscitrice anche dell’Italia. Così scrive la signora:
«La corale S. Cecilia ha tenuto 2 concerti in Estonia uno in Tallinn, la capitale e l’altro in Otepaa nel sud dell’Estonia. Il primo del 16 luglio si è tenuto nella sala della Tallinn Science School nel centro della capitale, un luogo molto amato dalle corali e dalle orchestre da camera, per l’ottima acustica e la bellezza della sala. Devo dire in primo luogo che la corale S. Cecilia è stata realmente una grande sorpresa per me e per tutto il pubblico presente, dimostrando di non essere a Tallinn per caso.
L’Italia è molto popolare in Estonia, tutti conoscono le opere di Verdi, Puccini, Rossini spesso eseguite dall’Estonian National Opera. Ma non è così frequente poter ascoltare un coro italiano in Estonia. La Corale S.Cecilia, ha portato in Estonia la natura dell’anima italiana e ha fatto percepire la reale essenza della cultura italiana al pubblico presente.
Il programma fatto di 14 brani, è risultato vario ed interessante. Costruito con grande sensibilità in modo da contenere un chiaro messaggio. I coristi infatti non volevano soltanto esprimere il loro profondo amore per la musica classica, ma anche il rispetto e l’apprezzamento per la cultura Estone. Il messaggio è stato immediatamente riconosciuto e recepito dal pubblico ad ogni brano eseguito.
E’ così che il ricco mondo musicale di tutti i coristi e del maestro Marcello Marini si è dischiuso agli ascoltatori. I volti coloriti dal sole dei figli e figlie d’Italia, dove la natura canta un inno a tutti gli spiriti creativi, fece sentire la stessa cosa a tutti gli Estoni presenti ,almeno per quel pomeriggio, facendo dimenticare i cieli grigi e le fredde piogge caratteristiche dell’Estonia.
Un delizioso “Tourdion” (Anonimo) ed un convincente “Venerabilis barba Cappuccinorum (Mozart) precedettero i 2 brani estoni “Sireli” (Gustav Ernesakas) e Arkamise (Il tempo del risveglio di Rene Eespere). Queste due canzoni sono ben conosciute e molto importanti per gli Estoni ed è stato davvero strabiliante come esattamente il Maestro ha saputo cogliere il carattere interiore di entrambi i brani.
E con questo il coro ha totalmente soggiogato tutti i cuori Estoni. La composizione di Marcello Marini “Ave Maria” è stata un’esperienza indimenticabile per le sue belle melodie eseguite in maniera eccellente. Speciali ringraziamenti per la signora Brunella Tacchini solista dalla voce argentea nel brano.
Ma poi l’auditorio si è infiammato per le canzoni popolari italiane, ed ho l’ardire di affermare che gli Estoni di solito così composti e misurati, lasciarono il concerto, quel pomeriggio, cantando a squarciagola “o sole mio”.
Questo tocco gentile proveniente dall’Italia,ci ha ricordato per l’ennesima volta che l’amore vince tutto. Io penso che gli stessi sentimenti sono stati suscitati dalle belle bandiere souvenir, dipinte con i colori nazionali di Italia ed Estonia: rosso, verde, bianco, nero e blu dei fiori di campo, creazione di un disegnatore italiano ,Bruno Zieger, la cui madre Evi Zieger, siamo orgogliosi di dire è un Estone.
Da parte del coro Turnpu, di tutto il pubblico e mio personale vorrei ringraziare il Gruppo Corale S.Cecilia ed il Maestro Marcello Marini per questa indimenticabile esperienza musicale. Bravo (in italiano) G.C.S. Cecilia da Fabriano!».

 

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