Le voci fabrianesi applaudite a Gmunden
Dopo aver animato la Santa Messa ed eseguito un bellissimo concerto nella gremita cattedrale di Gmunden, nota località turistica della Stiria, i nostri amici della Corale Lacus Felix di cui eravamo ospiti, ci hanno consegnato una discreta somma di denaro, spontaneamente raccolto tra il pubblico, quale ringraziamento per le nostre prestazioni canore.
Devo confessare che una cosa del genere, e sono 47 anni che milito nella Corale Santa Cecilia, non era mai successa, né negli innumerevoli concerti eseguiti in Italia, né nelle tante escursioni all’estero.
Ciò poteva accadere solo in terra austriaca, dove la musica è estremamente sentita ed apprezzata.
Sia io che i miei compagni di viaggio, siamo rimasti senza parole, oltre che piacevolmente sorpresi, capaci solo di sussurrare un timido grazie.
Altri amici nelle colonne di questo settimanale, racconteranno i 5 splendidi giorni trascorsi dal Gruppo Corale Santa Cecilia in Austria, dove la musica l’ha fatta da padrone, in quanto oltre ai concerti già programmati, tutte le occasioni erano buone per cantare, sia ad un ristorante, in una pasticceria, o nella villa dell’ Imperatore Francesco Giuseppe, a me è sembrato opportuno riportare questo gesto estremamente significativo, che invita soprattutto a riflettere.
Una riflessione serena e costruttiva da parte degli organi istituzionali, di cui anche il sottoscritto fa parte, di tutte le associazioni amatoriali: di musica, danza, teatro ecc, che con enormi sacrifici e difficoltà tirano avanti le loro attività, ma anche e soprattutto di coloro che poi ne diventeranno fruitori.
L’unione sinergica di queste componenti anche in un momento così difficile, può essere la svolta e la chiave di lettura per un percorso comune che potrebbe portare enormi benefici alla nostra comunità.
Quinto Balducci