Lettera
Carissimi tutti,
avrei dovuto esternarvi prima i sentimenti e le emozioni provate dopo aver passato con voi la bellissima giornata del 7 giugno in Cattedrale e all’ Hotel Gentile. Volevo farlo attraverso l’Azione, ma tra il dire e il fare qualche giorno di troppo è passato. Lo faccio ora scegliendo la via più immediata affidando a questa lettera i ringraziamenti più sentiti per il modo come sono stata accolta da tutti con sincerità e affetto, condivisi pienamente da me.
Mi sono ritrovata in famiglia, in quel coro dove io ho profuso per tanti anni con amore e tanta gioia la mia voce quando era nel pieno della sua vocalità . Dolci ricordi di grande emozionalità , ma anche di autentico divertimento quando in particolari momenti riuscivamo a creare degli spazi per scherzi e simpatiche situazioni. Sta tutto scritto nella mia mente, ma sopratutto nel mio cuore.
Lasciando i ricordi e ritornando all’argomento attuale vi dico che ho apprezzato moltissimo il riferimento di Quinto nel sua articolo sull’Azione, quando mi ha nominato riguardo a quel “Core ‘ngrato” cantato da me durante il gustosissimo pranzo con la voce di una diciottenne che, dopo tanti anni, fuori esercizio ha avuto il coraggio di ricantare un’aria così bella e a me tanto cara, con una laringe un po’ in difficoltà e con le corde vocali arrugginite.
Per fortuna l’ applauso oceanico che ne è seguito mi ha fatto capire che ero ancora una di voi, Grazie! Mi è stato riferito che qualcuno si è commosso fino alle lacrime!!! Quando l’ho raccontato a don Tonino molto amabilmente mi ha chiesto:- Ma piangevano per la commozione o perchè. Lascio a voi finire il complimento! Che prete!!!
Ed ora veniamo al grande concerto in Cattedrale. L’ ho trovato sinceramente superbo. Bravissimi! E’ stata veramente un’ ottima esecuzione sotto la magistrale direzione del Maestro Marini che non ho avuto l’onore, nè il piacere di conoscere personalmente. Che dirvi? “Ad majora!” Il futuro vi arrida con sempre maggiori successi.
Io mi ritiro in parrocchia a cantare i brani liturgici che ci propina il buon don Tonino con la speranza che il buon Dio gradisca ancora la mia voce anche quando le sfugge qualche nota sotto tono e un po’ appannata.
Vi ho tutti nel cuore
Affettuosamente
Emilia Gaoni