L’importanza di questo viaggio: cinque giorni per “fare gruppo”
Tra i partecipanti alla trasferta della “CORALE SANTA CECILIA” in Austria sicuramente aleggiava il Giano Bifronte.
Mi spiego, un sentimento di gioia sicuramente prevaleva alla partenza in tutti noi, ma il rovescio della medaglia erano le cattive previsioni del tempo in terra d’Austria che potevano rovinare la festa.
Dopo il lungo viaggio, molto comodo grazie alla guida attenta e dolce del mitico Vincenzo, siamo giunti a destinazione e quelle condizioni del tempo avverse sono state certamente gradite, vista la temperatura africana lasciata in Italia.
Ora, non vorrei fare la cronaca delle varie esibizioni del Coro nei diversi luoghi che abbiamo visitato perchè è scontato il successo ottenuto grazie alla preparazione dei coristi ed al sempre bravissimo Maestro Marcello Marini.
La riflessione che vorrei fare è sull’importanza di un viaggio come questo, sul fatto che siamo stati tutti insieme per cinque giorni.
Di norma il coro si riunisce per le prove e per le varie esibizioni, ma il tutto si svolge nell’arco di qualche ora o di una giornata.
Questa volta la cosa è stata ben diversa !
Cinque giorni non servono soltanto a proporre concerti o fare una gita in Austria, ma a condividere insieme un’esperienza e questo non ha fatto che giovare senza alcun dubbio a una conoscenza migliore fra coristi e accompagnatori quindi a fare gruppo.
Questo fare gruppo è la salute del coro !
Le persone, in genere, individualmente non sono né cattive né antipatiche, ognuno di noi ha il suo modo di rapportarsi con gli altri e di esprimersi.
Stare insieme per più giorni serve a capire chi ti sta vicino a comprendere certe situazioni e le dinamiche che a volte determinano comportamenti non sempre in sintonia con lo spirito del gruppo.
Infatti un coro è un insieme di persone il cui fine è cantare per passione e dare sempre il meglio di se stessi per il risultato finale.
Pertanto una maggiore amalgama dei componenti non può che fare bene a questa causa.
Per raggiungere lo scopo sopra citato bisogna stare più insieme pertanto ben vengano altri viaggi come questo appena concluso.
Considerando che i viaggi non si possano fare spesso per ovvi motivi di tempo e denaro, perchè non organizzare dei fine settimana canori in un qualche bel sito ?
Una idea l’avrei !
Ci possono essere delle opportunità vantaggiose ed il coro ci guadagnerebbe anche nel campo dei rapporti interpersonali fra i coristi.
Un grande plauso va senza alcun dubbio agli amici Austriaci per l’accoglienza riservataci.
Un immenso grazie agli amici Alberto,Quinto,Raffellina,Giancarlo e a tutti quelli che si sono adoperati per la buona riuscita del viaggio.
Cerchiamo di stare più insieme ! Buone vacanze a tutti.
Franco Ramadoro